Se cercate un’idea per un risotto autunnale (o invernale) semplice, con pochi ingredienti (ma ben selezionati) e dal gusto intenso, il risotto al castelmagno di oggi fa per voi. Ci serviranno del Castelmagno D.O.P. di buona stagionatura e delle nocciole (possibilmente quelle buone, Piemontesi IGP).

Ingredienti (per 4 persone)

  • 300 g di risotto Carnaroli
  • 120 g di Castelmagno D.O.P.
  • 30 g di burro
  • 1 scalogno
  • brodo vegetale q.b. (fatto in casa per favore: carota, porro, cipolla, sedano, acqua)
  • 50 g di nocciole IGP del Piemonte
  • 1 Cc di caffè in polvere
  • germogli (opzionali)
  • sale e pepe q.b.

Procedimento

Per prima cosa preparate un brodo vegetale, con acqua fredda, carota, porro, sedano, cipolla o altre verdure di cui avete resti (sedano rapa, gambi di broccoli, quel che passa in cantiere) portando a ebollizione per 20-30 minuti. Alla fine salate.

Fate sudare lo scalogno tritato fine in una piccola casseruola con dell’olio e un mestolo di brodo a fuoco basso. Va fatto stufare lentamente per 15 minuti e lo si aggiungerà al risotto 1-2 minuti prima della mantecazione.

Tostate il riso in una casseruola senza aggiungere grassi a fuoco vivace rigirando ogni 10 secondi, fino a quando toccandolo con il dorso della mano non scotterà.

Sfumate con del vino bianco, lasciate evaporare e cominciate a bagnare con il brodo vegetale portandolo a fine cottura.

A fine cottura togliete il risotto dal fuoco, fatelo riposare e scendere di temperatura per 1-2 minuti, poi aggiungete fiocchetti di burro ghiacciato e Castelmagno grattugiato e mantecate il risotto all’onda.

Tritate le nocciole grossolanamente al coltello e preparate un colino con del caffè. Servite il risotto con una manciata di nocciole e spolverate il caffè aiutandovi con il colino.

Opzionalmente guarnite con qualche germoglio.

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Se avete sottomano del tartufo bianco, dimenticate le nocciole e il caffè e startufategliene sopra una generosa quantità come da quest’altra ricetta 😉

Andrea
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