Ultima chiamata per le ricette a base di zucca! Dato che amo la cucina stagionale questa sarà l’ultima fino ad ottobre, promesso 😉
Una delle prime ricette che vi ho proposto erano proprio i malfatti di zucca (senza uova), al burro e salvia. Oggi aggiungiamo un bel ragù di morchelle e pancetta (per contrastare il dolce della zucca) e mandorle tostate (per dare croccantezza). Se trovate del guanciale al posto della pancetta fate bingo 😉
Per i malfatti vi invito a rileggervi la ricetta di base, mentre su questa pagina vi do quella del ragù.
Ingredienti (per 4 persone)
- 20 g di morchelle essiccate
- 100 g di pancetta
- 1 scalogno
- 1.5 dl di panna
- 25 g di scaglie di mandorle
Procedimento
Contando che le morchelle sono un fungo primaverile è un po’ dura trovarle a km zero nella stessa stagione della zucca. Infatti io compro sempre quelle secche. Tra l’altro pare siano più saporite di quelle fresche che si trovano dalle nostre parti.
Se usate morchelle secche, mettetele in ammollo 10 minuti in acqua fredda. Scolate e rimettetele in ammollo per 10 minuti. Per quelle fresche assicuratevi giusto di lavarle molto bene, ma non lasciatele troppo tempo in ammollo o perderanno sapore.
Scolatele e tritate quelle più grosse. Quelle piccole sono carine da lasciare intere.
Preparate un soffritto di scalogno con un goccio d’olio e la pancetta. Lasciate rosolare un paio di minuti e poi aggiungete le morchelle.
Fate cuocere per 4-5 minuti eventualmente inumidendo con un cucchiaio d’acqua se vedete che lo scalogno rischia di bruciarsi.
Aggiungete la panna, coprite e lasciate cuocere ancora qualche minuto a fiamma bassa. Regolate di sale e pepe. Dubito però che dovrete aggiungere sale dal momento che sia le morchelle che la pancetta sono già parecchio salate.
In una padellina a parte fate tostare le scaglie di mandorla. Devono prendere un bel colore marroncino e diventare leggere e croccanti.
Servite i malfatti con un po’ di ragù e coprite con qualche mandorla tostata!
Ti è piaciuta la ricetta?
Buon appetito!
Rapowder
Il Consiglio del Mario
La prima è quella di lavarle bene, specialmente se sono fresche, perchè tra i loro alveoli si annidano sabbia, terra e piccoli insetti. La seconda è quella di cuocerle molto bene. Contengono infatti una tossina che può venir distrutta solo in bollitura o essicazione.
Evitate quindi di farvi un carpaccio, per quello è meglio usare dei bei porcini sodi 😉
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